Nulla si crea o si distrugge,
tutto si trasforma

Dopo tanti anni di tradizione agricola la domanda è sorta spontanea: “perché non trasformare i frutti della nostra terra in qualcosa di nuovo e gustoso da portare in tavola tutto l’anno?”.

Per rispondere a questa domanda nel 2001 è nato il laboratorio di trasformazione di Via Mincio 105, all’interno del quale frutta e verdura vengono trasformate in succhi di frutta, confetture, composte gourmet, sughi pronti e tanto altro, il tutto certificato BIO da ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale www.icea.bio).

Frutta e verdura provengono direttamente dalle coltivazioni dell’azienda agricola, situata a Savignano sul Panaro.
Quando questo non è possibile, a causa di eventi atmosferici eccezionali o di coltivazioni non riproducibili nella zona pede-collinare emiliana (come nel caso del mirtillo e delle arance) le materie prime vengono da fornitori accuratamente selezionati, ai quali viene richiesta un’alta specializzazione nel settore del biologico.

Le ricette vengono elaborate da Luigi ed Emanuele Castiglioni, padre e figlio, in un connubio tra tradizione e innovazione, sempre alla ricerca di gusti antichi e nuovi abbinamenti.

DALLA CAMPAGNA ALLA TAVOLA

La qualità naturale delle nostre specialità

  • Cottura a bassa temperatura 50-60°C per preservare colori e proprietà della frutta.

  • Utilizzo del metodo sottovuoto per estrarre l’acqua contenuta nella frutta stessa e concentrare così la polpa in modo naturale e semplice, senza l’utilizzo di pectina o altri addensanti.

  • Attenta cernita e controllo di qualità ad ogni produzione, in modo da utilizzare solo i frutti migliori, al giusto grado di maturazione.

  • Utilizzo di ricette semplici e uniche, create con anni di esperienza dalla nostra famiglia.

  • Selezione accurata delle varietà di frutta a seconda della tipologia di lavorazione (ad esempio solo pera William per il “Frulla Bio Pera” e solo susine Stanley per la composta “Solo Susine“).
  • Razionale aggiunta di zuccheri, per esaltare maggiormente il gusto della frutta e riabituare i nostri palati ad un giusto equilibrio di dolcezza.

PER APPROFONDIRE…

Il metodo di lavorazione che fa la differenza

cottura frutta a bassa temperatura

Cottura a bassa temperatura per preservare colori e proprietà della frutta.

Per concentrare la frutta senza l’utilizzo di addensanti (come la pectina) è necessario estrarre l’acqua che, per natura, la frutta stessa contiene.

Questo procedimento al tempo della nonna veniva effettuato tramite una lenta cottura della frutta in un paiolo.
Un sapore antico e straordinario, con un unico difetto: il colore scuro finale della confettura, anche utilizzando frutta chiara come mele o pere. Questo colore finale era causato dalla caramellizzazione degli zuccheri dovuto alle alte temperature della cottura in paiolo.

Punto Verde, come innovazione senza dimenticare la tradizione, utilizza per la produzione di composte e confetture una “bolla di concentrazione per la cottura in sottovuoto”.

In sottovuoto infatti l’acqua libera contenuta nella frutta evapora ad una temperatura molto più bassa rispetto al normale (50/60°C circa contro i 100 °C dell’evaporazione in condizioni normali).
Così l’acqua evapora e resta solo la polpa della frutta.
In questo modo frutta e verdura vengono concentrate, mantenendo inalterati colori e proprietà senza l’utilizzo di additivi.

Questo procedimento è valido per tutte le composte di frutta e per la passata di pomodoro.

Shelf life di 36 mesi senza conservanti aggiunti.

Per ottenere la shelf life di 36 mesi senza l’utilizzo di conservanti o altri additivi, effettuiamo la stabilizzazione e pastorizzazione tramite tre importanti passaggi:

  • Invasamento a caldo della composta (prima pastorizzazione);
  • Chiusura dei vasi con apposite capsule in camera di vapore (per la sterilizzazione della capsula e per la creazione del vuoto sotto capsula);
  • La pastorizzazione in tunnel (seconda pastorizzazione che consiste in una pioggia di acqua calda sui vasi già chiusi).

Questo ultimo procedimento altro non è che l’evoluzione del vecchio “bagnomaria” della nonna.

In questo modo stabilizziamo il prodotto ed abbiamo una conservazione di 3 anni dalla data di produzione.

Questo procedimento è valido per tutti i nostri prodotti.

Il vuoto sotto capsula.

Il vuoto all’interno del vaso viene creato e stabilizzato in fase di lavorazione. Esso è una componente fondamentale per la conservazione del prodotto, in quanto l’assenza di aria impedisce a muffe e lieviti di proliferare.

È importante quindi ricordare sempre di fare attenzione nel maneggiare i vasi, perché un semplice urto della capsula potrebbe comportare un’infiltrazione di aria e di conseguenza il proliferare di muffe.

Questo è valido per tutti i nostri prodotti.

Confetture, confetture extra, marmellate e composte di frutta.

Familiarmente vengono tutte chiamate “marmellate”, ma tra le varie definizioni ci sono delle differenze tecniche importanti:

  • Confetture: prodotti preparati con minimo 35% di frutta e zuccheri non inferiori al 45%;
  • Confetture extra: prodotti preparati con minimo 45% di frutta e zuccheri non inferiori al 45%;
  • Marmellate: prodotti preparati solo a base di agrumi con minimo 20% di frutta e zuccheri non inferiori al 45%;
  • Composte di frutta: prodotti preparati a base di frutta, non corrispondenti ai parametri sopra riportati.

I prodotti Punto Verde contengono minimo il 140% di frutta e uno scarso tenore zuccherino (30/35% di media); per questo motivo vengono chiamate “composte” anziché “confetture extra”.

Le nostre composte quindi, avendo pochi zuccheri e tanta frutta, lasciano risaltare l’intensità di sapori che la natura ci regala ad ogni stagione tramite i suoi frutti, nell’ottica di un’alimentazione sana e gustosa.

Inoltre…

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